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Decine di operai ammassati nella fabbrica-dormitorioe i braccianti schiavia due euro l’ora senza cibo

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La fabbrica abusiva scoperta dai carabinieri a San Gennaro Vesuviano e l'inchiesta sul caporalato nelle campagne tra Napoli e Caserta

Settanta operai stipati in un dormitorio improvvisato di una fabbrica abusiva a San Gennaro Vesuviano; 80 braccianti agricoli pagati 2,70 euro l’ora per 10-14 ore di lavoro al giorno, nelle campagne del Casertano, senza pausa e con il diritto di mangiare solo se riuscivano a garantire una quota stabilita di raccolto. Quasi sempre manodopera straniera, immigrati clandestini «invisibili». Li hanno scoperti carabinieri e polizia giudiziaria con due blitz che confermano una piaga nota ma che nessuna autorità vuole davvero combattere perché in fondo fa comodo un po’ a tutti. Le vittime sono i nuovi schiavi dell’economia globalizzata che in Campania garantiscono le produzioni agricole a prezzi stracciati e quelle industriali, quasi sempre tessili, di fabbrichette che ufficialmente non esistono e spesso lavorano come fasoniste anche per grandi marchi della moda nazionale.

© Corriere del Mezzogiorno