Il capolavoro di Jafar Panahi tra folli violenze e magnanimità
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L’ultimo lavoro di Jafar Panahi (Palma d’oro a Cannes) conta tra i suoi meriti la frontalità con cui i temi vengono affrontati. Un film che possiede la forza morale di un apologo, muovendosi sul piano dell’allegoria ma senza mai allentare la presa dalla realtà pensata come territorio di continue ambivalenze. Succede con le vere opere d’arte: si riemerge da questa visione abitati da un bisogno di silenzio.Riflettere, lasciar sedimentare la complessità. Perché Un semplice incidente è apologo sì, ma sgombro da dettami, se non quello dell’attenzione al dolore umano davanti al sopruso, e della perennità della memoria a fronte di traumi che nessuna nuova oscurità o chiarezza potrà medicare davvero. Con........
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