Profitti e politica Se anche Zuckerberg segue Musk, la libertà è solo disinformazione
C’è un fenomeno umano, molto umano, che in Italia chiamiamo saltare sul carro del vincitore. Significa schierarsi con chi sta vincendo o ha già vinto. L’abbiamo visto tante volte. Ma se a farlo è uno dei padroni del mondo digitale come Mark Zuckerberg, proprietario di Meta (cioè, di WhatsApp, Instagram, Facebook e Messenger), allora la questione diventa inevitabilmente anche politica. Anche perché - come vedremo fra poco - ha ricadute pratiche che riguardano tutti. Anche noi italiani. Ed è a questo punto che la vicenda si complica. Perché sarebbe troppo semplice vedere Zuckerberg come l’ennesimo potente che per interesse si piega a uno più potente di lui. E lo fa anzitutto per non far perdere soldi e potere al suo impero. Perché gli serve, perché (probabilmente) non può farne a meno. E perché non può rischiare che Elon Musk si prenda tutto il meglio (e tutto il potere) della nuova........
© Avvenire
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