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La guerra in Ucraina e la sfida dell’occidente: servono disciplina, determinazione e pragmatismo

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02.03.2025

Il 25 febbraio 2025, il Presidente della Finlandia, Alexander Stubb, ha pronunciato un discorso potente e incisivo in occasione del vertice a sostegno dell’Ucraina. Le sue parole non solo hanno riaffermato il ruolo chiave dell’Europa nella difesa della sovranità ucraina, ma hanno anche lanciato un monito a tutto l’Occidente: la guerra in Ucraina non è solo un conflitto regionale, ma una sfida all’ordine mondiale, alla sicurezza europea e ai valori democratici.

La sua testimonianza è ancora più rilevante oggi, dopo l’incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca, un evento che ha mostrato chiaramente le tensioni e le incertezze sul futuro del sostegno americano a Kiev. La Finlandia, che ha conosciuto sulla propria pelle l’aggressione russa nel 1939, continua a schierarsi senza esitazioni al fianco dell’Ucraina, ribadendo che arrendersi alle mire imperialiste di Putin significherebbe indebolire l’Europa intera e compromettere la sicurezza globale.

Di seguito, pubblichiamo la traduzione integrale del discorso di Alexander Stubb, un appello forte alla coesione dell’Occidente e alla determinazione nella difesa della libertà ucraina.

“Noi in Finlandia comprendiamo esattamente quello che state attraversando. Abbiamo 1.340 chilometri di confine con la Russia. Nel novembre del 1939, la Russia ci attaccò senza alcuna provocazione. Combattemmo due guerre esistenziali contro la Russia. La prima fu la Guerra d’Inverno: durò solo 105 giorni, ma riuscimmo a mantenere la linea. La seconda fu la Guerra di Continuazione, che si protrasse per circa 1.100 giorni. E questo è ciò che state vivendo voi ora.

Per me, questa guerra riguarda l’esistenza stessa della nazione ucraina. E quella nazione si fonda su un triangolo, un triangolo che pensavamo sarebbe stato rispettato sin dalla fine della Seconda guerra mondiale: indipendenza, sovranità e integrità territoriale.

Dopo la Seconda guerra mondiale, la Finlandia dovette accettare una pace con Stalin. Sono certo che anche voi dovrete accettare una pace con Putin. Ma la pace che accettammo allora........

© Varese News