menu_open Columnists
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close

Come è successo che la Juventus adesso apprezza le “sconfitte dignitose”

10 4181
24.10.2025

Quaranta anni fa usciva Ritorno al futuro, primo capitolo della trilogia di Robert Zemeckis che si divertiva a giocare con i salti temporali. Un tuffo nel passato vissuto nel mercoledì di Champions League, quando lo 0-1 della Juventus in casa del Real Madrid è stato incasellato alla voce “sconfitta dignitosa”.

Era il termine con cui si definivano un tempo troppe prestazioni delle italiane in Europa, che andavano in trasferta per sfangarla con meno danni possibili, prima che arrivassero Arrigo Sacchi e il Milan a insegnare come un altro calcio fosse possibile. All’epoca, tale affermazione possedeva anche un senso: in confronti diretti, dentro o fuori in 180 minuti, aveva una sua logica cercare di tornare a casa quasi illesi. Potevi ancora giocarti la qualificazione. Nella Champions attuale no. Poco importa, nella cosiddetta fase a campionato, perdere di misura o largamente: sono sempre zero punti.

Gli elogi per la sconfitta della Juventus e il realismo di Marchisio

Per questo stonava sentir definire in termini quasi elogiativi, nei commenti post partita, la caduta dei bianconeri. Fino a quando è arrivato Claudio Marchisio a riportare un pizzico di sano realismo: «Non so quanto sia positiva la........

© Tempi