Così l’emergenza abitativa minaccia di espandersi “fuori Milano”
Detto e ribadito che a Milano è sempre più difficile vivere con uno stipendio “normale” a fronte di prezzi delle abitazioni che crescono da anni in maniera esponenziale (acquisto o affitto che sia), la domanda successiva è: si può almeno vivere vicino a Milano? È esattamene l’interrogativo a cui prova a rispondere il secondo report dell’Osservatorio Casa Abbordabile (Oca), presentato alla stampa mercoledì 12 marzo nella sede di Ccl – Consorzio Cooperative Lavoratori dagli autori con Alessandro Maggioni, che di Ccl è il presidente. E la risposta è che «a fronte della crescente inabbordabilità di Milano anche per i suoi stessi lavoratori e cittadini, il fuori Milano sembra effettivamente offrire alcune opportunità insediative più abbordabili, perlomeno per i livelli salariali medi, ma a costo di sacrifici economici e personali dovuti alle necessità di spostamento connesse alla dislocazione». Insomma, è un “ni”.
L’Osservatorio Casa Abbordabile, promosso da Ccl e Lum – Libera Unione mutualistica in partnership con il dipartimento di Architettura e Studi urbani del Politecnico di Milano, è nato appunto per monitorare le dinamiche di accesso e di abbordabilità della casa a Milano, ossia per offrire una “misura scientifica” della cosiddetta emergenza abitativa che è sotto gli occhi di tutti in città. Proprio ai dati del primo report Oca (novembre 2023) Tempi ha attinto per costruire l’inchiesta sulla crisi di Milano che è diventata la copertina del mensile di febbraio e ha offerto l’abbrivio per un importante convegno a Palazzo Brera con i principali protagonisti del settore immobiliare e delle istituzioni.
La presentazione del secondo rapporto di ricerca dell’Osservatorio Casa Abbordabile di Milano metropolitana. Da sinistra, Alessandro Maggioni (presidente di Ccl), Massimo Bricocoli (professore ordinario di Tecnica e Pianificazione urbanistica e direttore del dipartimento di Architettura e Studi urbani del Politecnico di Milano), Marco Peverini (ricercatore del DAStU), Lorenzo Caresana (assegnista di ricerca del DAStU)Milano sempre più proibitiva
Ora i dati del report 2025 confermano quella che è ormai una constatazione diffusa: Milano è «una città dove si allarga sempre più la forbice tra redditi/salari e costi abitativi e che progressivamente espelle individui e nuclei a reddito basso dal perimetro comunale verso i comuni dell’hinterland». Venendo ai numeri, i risultati della nuova ricerca non sono meno preoccupanti di quelli del primo report, anzi, se possibile la situazione per i ceti medio-bassi è perfino peggiorata. Un dato su tutti aiuta a capire sinteticamente come a Milano negli ultimi anni la crescita nominale dei redditi medi (soprattutto per i ceti più bassi) sia stata di fatto annullata........
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