«L’intelligenza artificiale non esiste»
«L’intelligenza artificiale non esiste. E noi non siamo vittime predestinate degli algoritmi». Antonio Palmieri si occupa di comunicazione da una vita, lo ha fatto con quello che è senza dubbio il più grand influencer politico italiano di sempre, Silvio Berlusconi. Per lui ha curato tutte le campagne elettorali, ed è stato responsabile internet di Forza Italia, nelle cui file ha seduto alla Camera dei deputati dal 2011 al 2022. Oggi è presidente della Fondazione Pensiero Solido, che ha fondato, e continua a occuparsi di comunicazione, innovazione digitale e sociale e di intelligenza artificiale. Chiacchierando con Tempi di questi temi, Palmieri – che sarà tra i protagonisti del Giubileo dei missionari digitali e degli influencer cattolici il 28 e 29 luglio prossimi a Roma – offre un giudizio lucido su un argomento spesso trattato con toni eccessivamente allarmati o entusiastici.
Da luogo di libertà d’opinione, ponte, condivisione, luogo per informarsi, si dice che i social network sono diventati campo di battaglia politico, veicolo di fake news, luogo di censura, canale per influenzare l’opinione pubblica. Per fare l’esempio più eclatante, Donald Trump ne era stato estromesso dopo la sconfitta nel 2020, e oggi li usa per portare avanti – anche in modo estremo – le sue idee. Sono davvero peggiorati i social, o sono solo cambiati?
Antonio Palmieri (foto Ansa)Intanto io credo che quando parliamo dei social siamo influenzati dal fatto che la prima lettura del fenomeno è stata data in una versione utopistica, non adeguata cioè a come è fatto l’essere umano. I social sono stati presentati come il luogo di realizzazione del Sessantotto, pace, amore, libertà, come se gli esseri umani che li abitano fossero diversi da quelli in........
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