«Chi?!?». L’elezione a sorpresa di Prevost vista da piazza San Pietro
«Chi?!?», si sono chiesti quasi tutti in piazza San Pietro, quando alle 19.12 di ieri il protodiacono cardinale Dominique Mamberti ha pronunciato il nome del nuovo Papa, Robertum Franciscum Prevost, l’americano sessantanovenne eletto a sorpresa con il nome di Leone XIV dopo sole quattro votazioni da un Conclave e che secondo le analisi delle ultime settimane sarebbe dovuto essere diviso, e secondo quelle delle ultime ore avrebbe dovuto eleggere in fretta il “mediatore” Pietro Parolin al Soglio pontificio. «Chi??», si sono chieste le decine di migliaia di persone in piazza. «È l’indiano!», ha gridato qualcuno alle nostre spalle, «ma no è il filippino!», gli ha fatto eco un altro. Sbagliato.
Un nome da “addetti ai lavori”, quello di Prevost, che ha dimostrato per l’ennesima volta l’inutilità dei totopapa e l’aleatorietà delle fonti dei vaticanisti che fino all’ultimo ci assicuravano che Parolin stesse trattando gli ultimi voti che gli servivano «con ala destra e ala sinistra fra un piatto di penne e un’orata» alla mensa di Santa Marta.
«Chi?!?», si chiedevano le decine di migliaia di persone in piazza, cercando di andare a memoria agli elenchi dei papabili pubblicati da siti e giornali nei giorni scorsi, senza ricordare il nome di questo cardinale agostiniano di Chicago con vent’anni di missione in Perù sulle spalle. A dirla tutta in questi elenchi (chilometrici) di papabili il nome di Prevost c’era, ma molto........
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