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In Campania gira una voce: Fico non ce la fa

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04.11.2025

Roberto Fico sta mandando in tilt il flipper del “campo largo”. Ancora nessuno osa rivelarlo, i media sono timidi e sui social la “notizia” non sembra sbarcata. Finora. Fico, uomo dei Meet-up primordiali, eloquio raro e monocorde, aria sovente imbronciata, già terza carica della Repubblica, oggi candidato M5s alla presidenza della Campania, non tira. Non tira come sembrava tirasse e la situazione sembra cambiare man mano che si avvicinano le urne: il famigerato voto disgiunto ne segnerà, forse, il destino.

Era già lì, pronto a imbarcarsi sulla prima carrozza della metropolitana che lo avrebbe condotto a Palazzo Santa Lucia, perché lui è prima di tutto un “cittadino” e al “lavoro” ci va con i mezzi pubblici. Almeno il primo giorno. Quel lavoro, poi, sarebbe stato il presidente della Regione, prendersi la scrivania che fu di Vincenzo De Luca, che non sarà come per il Guardasigilli che al ministero trova quella di Togliatti, ma è già qualcosa, “uno vale uno” dicono sia la formula.

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