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«La vittoria di Israele contro Hamas è ancora lontana»

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09.05.2025

Se Hamas non rilascerà 10 ostaggi in cambio di 45 giorni di tregua, al termine della visita di Donald Trump in Medio Oriente, che durerà dal 13 al 16 maggio, Israele invaderà la Striscia di Gaza con lo scopo di «occuparla». La nuova operazione “Carri di Gedeone”, approvata lunedì dal gabinetto di sicurezza, rappresenta una svolta per Tel Aviv e ha diviso la società israeliana.

L’obiettivo è quello di trasferire di nuovo a sud la maggior parte dei 2,1 milioni di palestinesi residenti nella Striscia e dare la spallata finale ad Hamas, che ha resistito a 19 mesi di guerra e che detiene ancora nei tunnel che si estendono sotto Gaza 59 ostaggi, 24 dei quali dovrebbero essere vivi (anche se su tre di loro stanno emergendo forti dubbi).

Il comandante in capo dell’esercito, Eyal Zamir, ha dichiarato che occupare la Striscia significa esporsi al rischio della «perdita degli ostaggi», ma il governo Netanyahu ha deciso di andare avanti lo stesso, scatenando le proteste di parte della popolazione israeliana, che ritiene la liberazione delle persone sequestrate una priorità rispetto all’eliminazione di Hamas.

Il nuovo piano militare conferma che «la vittoria di Israele è ancora lontana», dichiara a Tempi Lazar Berman, corrispondente per gli Affari diplomatici del Times of Israel. Per il giornalista sarebbe «auspicabile una rapida vittoria» dopo quasi due anni di conflitto estenuante, ma il governo sembra «non avere fretta, anche perché non vuole decidere quale sarà il futuro della Striscia dopo Hamas».

Il premier di Israele, Benjamin Netanyahu (foto Ansa)

L’anno scorso, ad aprile, Benjamin Netanyahu disse che Israele era «a un passo dalla vittoria». La nuova operazione “Carri di Gedeone” fa intendere che dopo 19 mesi di conflitto, la guerra sarà ancora lunga?
Non è chiaro che cosa intendesse Netanyahu con quel commento. Probabilmente si riferiva all’operazione di Rafah, che però non ha portato alla sconfitta di Hamas. La vittoria è ancora lontana.

Israele non aveva mai combattuto guerre così lunghe. La responsabilità è del governo?
Solo in parte. Il nodo degli ostaggi ha portato a lunghi cessate il fuoco e ha limitato il territorio in cui le Forze di difesa........

© Tempi