menu_open Columnists
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close

Gli stupri di Hamas il 7 ottobre «avevano intento genocida»

6 1
previous day

Le testimonianze dei sopravvissuti al massacro del 7 ottobre, il racconto dei primi militari, dei volontari del Magen David Adom, la croce rossa israeliana, che hanno visto e fotografo lo sfacelo che era stato fatto dai terroristi ai corpi delle vittime, le comunicazioni tra gli assalitori intercettati dall’intelligence israeliana e anche i biglietti trovati nelle tasche dei terroristi arrestati non lasciano dubbi. Il 7 ottobre 2023 segna un giorno in cui la violenza sessuale è stata chiaramente e scientificamente usata come arma di sterminio di massa e come messaggio a tutto un paese.

Il rapporto Dinah sugli stupri di Hamas

Lo dimostra una inchiesta svolta dalla fondazione Dinah (dal nome della prima donna, figlia di Giacobbe, di cui la Bibbia nella Genesi racconta lo stupro). Dinah è un progetto di studio e ricerca che unisce un team di donne di alto livello accademico, che sta approfondendo gli aspetti giuridici delle violenze sessuali in guerra. Crimini che hanno una configurazione non ancora chiaramente definita a livello internazionale e che in molti casi è difficile perseguire.

Ruth Halperin-Kaddari, giurista di fama internazionale, è con la giudice Nava Ben-Or tra le fondatrici del progetto e ha redatto il rapporto finale. La incontriamo a Tel Aviv. A Tempi illustra i risultati dell’indagine che Dinah ha svolto dopo i primi rapporti della commissione Onu, guidata da Pamel Patten, che avevano confermato le violenze sessuali. L’indagine è raccolta in un volume, A Quest for Justice, October 7 and Beyond, che è il primo quadro giuridico e probatorio completo ad analizzare l’uso sistematico della violenza sessuale come arma di guerra durante gli attacchi di Hamas contro Israele il 7 ottobre.

Il “Dinah Report” raccoglie le testimonianze di 15 ostaggi rilasciati, 17 sopravvissuti ai massacri del Nova Festival e dei kibbutz Re’im, Nir Oz e Kfar Aza, 27 primi soccorritori, i medici dell’obitorio e i terapisti che lavorano con le vittime del 7 ottobre.

Leggi anche

«Ero al Nova Festival il 7 ottobre. Sono viva per miracolo»

«Hezbollah non è ancora stato sconfitto»

© Tempi