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Il Secondo Tragico Bassetti

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09.04.2025

Dice Matteo Bassetti, scocciatissimo, a Pomeriggio Cinque, che «io non vendo nulla via social o via internet», che dal 2022 gli rubano la faccia per vendere intrugli online, che soprattutto gli anziani ci credono e vai a spiegargli che quello «è un finto Bassetti, magari modificato con l’intelligenza artificiale». Ha ragione, con la salute non si scherza: un conto è chiedere soldi per liberare ostaggi in Medio Oriente con la voce del ministro Crosetto, un altro piazzare finti farmaci miracolosi per il diabete.

Il punto sono gli effetti collaterali della celebrità: lo sa Brad Pitt che si è detto «sgomento» dopo aver saputo che una donna francese aveva speso più di 850 mila dollari per chattare con un clone-truffatore che la corteggiava, lo sa Scarlett Johansson, «scioccata, arrabbiata e incredula» dopo avere ascoltato la versione demo della sua voce rilasciata da Open Ai. Ma se Bassetti si trova lì, allo zenit tra Hollywood e il ministero della Difesa, dove è difficile distinguere l’originale dalla copia, un po’ lo deve anche a se stesso.

L’appello di Bassetti in pigiama

Dicevamo la seconda vita dei virologi. Era il 2022 quando Matteo Bassetti smetteva i panni di infettivologo e lanciava in aria in mezzo alla natura una mascherina al grido VIVA LA VIDA, dopo averci deliziato con il tormentone “Sì sì vax” a Un giorno da pecora. Da allora Bassetti ha coltivato la propria saga con la dedizione del servitore del patrimonio culturale dello stivale.

Oggi è ben difficile non sapere anche con che pigiama va a letto il presidente del Consiglio superiore di sanità della Liguria: nomen omen, appigiamato tra i cuscini del Rex Hotel Residence di Genova, una struttura di proprietà di sua moglie, l’infettivologo ha diffuso un video per trasmettere il suo ennesimo messaggio alla nazione: dormire fa bene, lo dice uno studio di Harvard, «almeno sei o sette ore a notte». Al contrario, cazzeggiare col cellulare a letto fa malissimo: la luce dello schermo interferisce con il........

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