menu_open Columnists
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close

Cittadini diversi davanti alla legge. Il Regno Unito verso una giustizia a due velocità

4 0
07.04.2025

«Queste linee guida creano un sistema giudiziario in cui i risultati potrebbero essere influenzati dalla razza, dalla cultura o dalla religione. Questo trattamento differenziato è inaccettabile: l’uguaglianza davanti alla legge è la spina dorsale della fiducia del pubblico nel nostro sistema giudiziario».

Quando un’istituzione indipendente inizia a comportarsi come un attivista politico, è legittimo chiedersi se abbia ancora un ruolo legittimo nel sistema giudiziario. Il Sentencing Council, l’ente incaricato di fornire linee guida ai giudici britannici, sembra aver superato il limite, dopo aver introdotto una serie di norme che, secondo il ministro della Giustizia Shabana Mahmood, minacciano di minare l’uguaglianza davanti alla legge.

Uguali davanti alla legge? Dipende da etnia e religione

Di fronte alle critiche, il Consiglio ha inizialmente rifiutato di fare marcia indietro, per poi accettare una “pausa”. Dopo aver presentato una legislazione d’urgenza per bloccare le direttive (che però non potrà essere approvata prima di Pasqua), Mahmood ha dichiarato che il ruolo e le competenze del Sentencing Council saranno rivisti dal ministero della Giustizia. Tuttavia, per i parlamentari britannici, il danno è ormai fatto: la fiducia nell’imparzialità della giustizia è stata compromessa.

Le nuove linee guida, entrate in vigore e “sospese” dal 1° aprile, imponevano ai giudici di consultare un rapporto pre-sentenza prima di decidere se incarcerare o applicare pene alternative per chi appartenesse a una minoranza etnica o religiosa, o fosse giovane adulto, vittima di abusi o donna incinta. Il Consiglio ha proposto queste........

© Tempi