De Luca out, ma al Nord i consiglieri si moltiplicano
Gentile Direttore, la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità della legge elettorale regionale, che faceva decorrere il divieto del terzo mandato per il Presidente della Regione dal momento dell’entrata in vigore della legge regionale e non quella nazionale, di fatto ha tolto la possibilità al Presidente attuale Vincenzo De Luca di ricandidarsi per il terzo mandato. Ribadisco che sono molto perplesso su questa decisione della Suprema Corte, perché ho sempre ritenuto, e più volte espresso attraverso le colonne di questo giornale, che la legge elettorale regionale abbia la preminenza su quella nazionale, perché ogni Regione adotta una sua legge, così come previsto dall’art.122 della nostra Costituzione. Ultronea, poi, appare anche la motivazione espressa oralmente da un componente l’Alta Corte, quando ha chiarito che la Corte si è espressa solo per le Regioni a statuto ordinario, non anche per quelle a statuto speciale (Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta , Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia), potendo, queste fare come vogliono, in omaggio al principio “la legge è uguale per tutti…”. Credo sia il caso anche di evidenziale che le due Regioni del Nord-Est d’Italia godono di un trattamento fiscale molto più vantaggioso rispetto alle Regioni a Statuto Normale,........
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