Rapporto pensionati-lavoratori: un quadro sempre più preoccupante per l’Italia
Milano, 11 Novembre 2025 – Nel Sud e nelle Isole il numero delle pensioni erogate è nettamente superiore a quello dei lavoratori. Il sorpasso è avvenuto già da alcuni anni e nel 2024, infatti, a fronte di 7,3 milioni pensioni pagate, avevamo poco più di 6,4 milioni di occupati. Il Mezzogiorno è l’unica ripartizione geografica del Paese che presenta questo squilibrio. La regione con il disallineamento più marcato è la Puglia che registra un saldo negativo pari a 231.700 unità. Ad eccezione della Liguria, dell’Umbria e dalle Marche, invece, le regioni del Centro-Nord mantengono un saldo positivo che si è rafforzato, grazie al buon andamento dell’occupazione avvenuto negli ultimi 2/3 anni. Dalla differenza tra i contribuenti attivi (lavoratori) e gli assegni erogati ai pensionati, spicca, sempre nel 2024, il risultato della Lombardia ( 803.180), del Veneto ( 395.338), del Lazio ( 377.868), dell’Emilia Romagna ( 227.710) e della Toscana ( 184.266). La segnalazione giunge dall’Ufficio studi della CGIA.
Con sempre più pensionati e un numero di occupati che, tendenzialmente, dovrebbe rimanere stabile, nei prossimi anni la spesa pubblica è destinata ad aumentare. Nel giro di poco tempo queste dinamiche potrebbero compromettere l’equilibrio dei conti pubblici e la stabilità economica e sociale dell’Italia. Per frenare questa tendenza è fondamentale ampliare la base........





















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