Angelo, il bimbo col ‘cuore di metallo’: ha vissuto 490 giorni in ospedale in attesa del trapianto
Un Angelo con il “cuore di metallo”, rimasto in ospedale per settanta settimane, 490 giorni, praticamente quasi tutta la sua vita di bebè. Arrivato in ospedale subito dopo la nascita con una grave miocardiopatia dilatativa, ed è praticamente cresciuto in reparto in attesa di un organo nuovo.
A scandire i giorni, che sono diventati settimane e poi mesi, i battiti di un cuore artificiale – un “cuore di metallo” – che lo ha traghettato fino al trapianto. E dopo 490 giorni di attesa, finalmente l’impianto di un cuore nuovo che ha permesso a questo piccolo e coraggioso paziente di tornare a casa da mamma e papà. E un anno e mezzo dopo, Angelo (il nome è di fantasia) è stato dimesso.
Angelo il più piccolo di 3 pazienti pediatrici affetti da gravi cardiopatie che hanno ricevuto un cuore nuovo in 30 giorni, tra marzo e aprile, al Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Gli altri due sono un bimbo di 3 anni e una ragazzina di 15 anni.
"Avere a disposizione tre cuori per pazienti pediatrici in così breve tempo è un evento eccezionale – spiega Amedeo Terzi, direttore del Programma trapianti cardiaci Asst Papa Giovanni XXIII –. Per questo l'utilizzo di sistemi di supporto meccanico al cuore malato che permettono di guadagnare tempo per attendere il trapianto è fondamentale. La gestione di questi pazienti è un impegno che solo poche strutture, e tra queste il Papa Giovanni, possono affrontare. La........
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