menu_open Columnists
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close

In camper per essere più liberi (e autonomi): la storia di Paola e Franco, dei loro figli in carrozzina e dei tre amici a 4 zampe

4 0
previous day

Spulciando i dati ISTAT 2025, in Italia le persone con disabilità sono circa 2,9 milioni, vale a dire poco più del 5% della popolazione. Quando riescono a viaggiare, nella stragrande maggioranza dei casi lo fanno accompagnati da un inseparabile amico a quattro zampe, compagno affettivo e spesso autentico “facilitatore” di quotidianità.

Eppure, come spesso abbiamo raccontato su Luce!, più del 90% delle strutture turistiche presenta ancora limitazioni, tra barriere architettoniche, sensoriali, digitali e culturali, che riguardano non soltanto le persone con diverse forme di disabilità, ma anche i rispettivi animali da compagnia che certamente non sono benaccetti ovunque. Ecco allora che il camper in molti casi ha significato una soluzione, grazie all’innata capacità di trasformarsi in una vera e propria casa portatile, nella quale è possibile conservare abitudini, intimità e quella certa continuità affettiva che per la salute, anche mentale, conta tantissimo.

“Il camper - spiega la psicologa e psicoterapeuta Marta Vappiani - consente alla persona fragile di viaggiare insieme ai famigliari e al proprio animale da compagnia, riscoprendo gli affetti, l’intimità delle mura domestiche e gli spazi di casa”.  “Tante famiglie non desiderano necessariamente un animale da assistenza – è il commento dell’istruttrice Monica Morelli -, ma cercano piuttosto un cane ben educato, affinché diventi un valore aggiunto nella famiglia e un compagno di vita della persona più fragile. Purtroppo però portarsi il cane in vacanza non è sempre così semplice. Il camper si pone come mezzo ideale perché può essere personalizzato negli spazi e per il cane è perfetto perché diventa una casa conosciuta, in cui si sente al sicuro”.

Parole queste che trovano respiro nella storia di Paola Votero Prina e di suo marito Franco Musso: “Quarantacinque anni fa – raccontano a Luce! -, abbiamo dato inizio a quella che amo definire una famiglia in evoluzione. La nostra storia è fatta anche di adozione, di figli speciali........

© Quotidiano