Fido è vegano (ma non lo sa): il nuovo fanatismo animalista
Mangiare soltanto vegetali è una scelta umanana in molti la impongono agli animali da compagnia. Cui la natura ha però dato un organismo che necessita di ben altro… Lo dice la scienza. E il buon senso
Cosa mettiamo nella ciotola di Fido? Una braciola? No, una carota. È quello che sostengono i vegani proprietari di cani e gatti che hanno scelto di nutrirli nello stesso modo in cui si nutrono loro. A nulla serve che le associazioni di veterinari nel mondo lo sconsiglino per motivi comprensibili, ovvero che sono animali che la natura ha creato carnivori. I vegani ritengono che le motivazioni etiche, come tutela degli esseri viventi e dell’ambiente, o ipotetici benefici per la salute, siano più forti della razionalità.
Il mese scorso sono arrivati i risultati di uno studio della School of veterinary medicine and science dell’università di Nottingham a gettare benzina sul fuoco. «Le diete a base vegetale, se formulate correttamente, possono essere un’alternativa sana e praticabile alle opzioni a base di carne. Poi, sono migliori per l’ambiente», si legge. «Ma non ci sono ancora prove che l’alimentazione vegana sia sicura a lungo termine per i nostri animali domestici», hanno prontamente ribattuto dalla British veterinary association. «Non basta aggiungere taurina e altri nutrienti alla loro dieta, bisogna vedere quanto diventano disponibili per gli animali se sono in forma sintetica. Potrebbero addirittura interferire con l’azione di altri nutrienti visto che non sono cibi naturali ma è mangime creato in laboratorio. Sebbene molti alimenti “Pets” contengano integratori e sostanze nutritive sintetiche, non c’è nessuna evidenza scientifica che allunghino loro la vita. Anzi, al momento negli animali........
© Panorama
