Auto europea, la politica è troppo lenta
Al Forum Automotive di Milano gli operatori denunciano: obbiettivi impossibili, filiera e mercato in crisi, paura dei prodotti cinesi. E su tutto, una Bruxelles indecisa.
Uno scenario del settore automotive tutt’altro che positivo quello illustrato ieri 14 ottobre a Milano durante l’evento “Automotive, quale futuro – Reagire con decisione: basta parole!”, promosso da Forumautomotive, il movimento di opinione sui temi legati alla mobilità a motore ideato dal giornalista Pierluigi Bonora, in occasione del decennale delle attività.
Al centro dell’evento il Green Deal e l’opportunità, ormai condivisa da settori crescenti della politica e del mondo automotive, di affrontare con maggiore pragmatismo le sfide inserite nel piano europeo, prevedendo diverse modalità e tempistiche, come anche recentemente ribadito dall’ex premier Mario Draghi.
Al momento la revisione delle intenzioni europee è troppo lenta e indecisa, mentre l’intero programma Green Deal riuscirà a realizzare meno del 20% delle sue intenzioni. Un vero disastro.
Bonora ha dichiarato: “Abbiamo raccolto la richiesta delle associazioni automotive di poter esporre direttamente istanze e richieste ai parlamentari che ci rappresentano anche all’Europarlamento. Ne è scaturito un dibattito vivace e costruttivo, con una serie di proposte per far in modo che a Bruxelles dalle parole si passi rapidamente ai fatti, pena il game over del sistema automotive europeo, con irrimediabili danni all’occupazione e il rischio di finire nelle mani dei costruttori cinesi”.
Emanuele Cordone, direttore Automotive di AlixPartners, ha presentato la previsione più aggiornata: il mercato europeo dell’auto nel 2025 è previsto in rallentamento (-2%), con crescita solo modesta negli anni successivi.
Intanto, i costruttori........© Panorama
