L’Unione Europea delude anche gli eurofanatici
Dopo aver ripetuto fino alla noia che Giorgia Meloni doveva starne fuori e solo la Ue poteva trattare con Donald Trump, Elly Schlein e compagni sbattono contro l’impotenza del loro totem. E, anziché chiedere scusa, si mettono a strillare
Sono andato a rileggermi le dichiarazioni rese dall’opposizione dopo l’introduzione dei dazi americani. Non so se ricordate. Più che prendersela con Donald Trump, i compagni in aprile criticarono Giorgia Meloni. Il presidente del Consiglio fu incolpato di essere stato troppo tenero con il tycoon. «Ha passato mesi a baciare la pantofola di Trump e ora che Trump l’ha scaricata brancola nel buio e non sa come muoversi», disse Alessandro Zan, deputato del Pd di stanza a Bruxelles. E quando il premier a sorpresa decise di volare a Washington e incontrare il presidente americano, primo leader europeo a essere ricevuto alla Casa Bianca, Anna Ascani, sempre del Pd, commentò con asprezza: «L’incontro con Trump? Nessun risultato. Non dev’essere Meloni a trattare sui dazi, ma l’Unione europea». Il refrain circa la necessità che fossero i vertici Ue a negoziare le tariffe commerciali con gli Stati Uniti è stato ripetuto per settimane. I capigruppo........
© Panorama
