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Manovra, Forza Italia e Lega bloccano sul nascere la stangata sugli affitti brevi

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tuesday

Il rialzo della cedolare al 26% non era stato concordato. Sarebbe entrato in manovra per iniziativa del Tesoro ma ora in Aula potrebbe non avere i voti. L’opposizione annuncia barricate sul taglio ai fondi per il cinema

La manovra economica riserva sempre sorprese anche dopo il varo in consiglio dei ministri. Probabilmente però quella sulla casa è una doccia fredda che i proprietari non si aspettavano. Appena uscita la notizia, Forza Italia e la Lega hanno subito preso le distanze in modo polemico lasciando intendere che non è un’operazione concordata dentro la maggioranza. L’iniziativa sarebbe del Tesoro per armonizzare il prelievo fiscale e contenere la corsa alle locazioni turistiche nelle grandi città. Ma considerate le critiche subito arrivate dalla maggioranza, la norma di sicuro non supererà indenne l’esame parlamentare. La discussione della legge di Bilancio inizia in settimana in Senato (quest’anno la Camera si limiterà all’approvazione in seconda lettura) per arrivare a tagliare il traguardo della pubblicazione entro il 31 dicembre ed entrare in vigore il 1° gennaio prossimo.

Nei 137 articoli oltre alle conferme come la rottamazione, il taglio della seconda aliquota dell’Irpef e il contributo da banche e assicurazioni, è spuntato l’aumento della tassazione dal 21% al 26% sugli affitti brevi (quelli di durata non superiore a 30 giorni) di un solo immobile.

Attualmente l’aliquota del 26%, si applica solo........

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