Nella “Palazzopoli” di Sala spuntano anche accuse di droga
Ai domiciliari l’ex assessore Tancredi e il costruttore Catella, in cella Bezziccheri di Bluestone. Quest’ultimo secondo i magistrati aveva come socio un soggetto con precedenti per stupefacenti, squillo e immigrazione
Era un sistema oliato, redditizio, costruito nel cuore della macchina urbanistica milanese. Ora, dopo il Tar, la Cassazione e un anno di scontri istituzionali, anche il Tribunale di Milano – con le ordinanze firmate dal gip Mattia Fiorentini – dà ragione ai pm. Sussistono gravi indizi. Esiste un pericolo concreto di reiterazione. E le dimissioni presentate da alcuni protagonisti – come l’ex assessore Giancarlo Tancredi o la rinuncia a dialogare con la pubblica amministrazione del costruttore Manfredi Catella di Coima – non bastano a fermare la macchina corruttiva.
Sei le misure eseguite dalla Guardia di finanza: in carcere finisce Andrea Bezziccheri, dominus di Bluestone (interventi immobiliari in via Salomone, Crescenzago e Crivelli), al centro di movimentazioni sospette per oltre 6,5 milioni di euro. Ai domiciliari: Tancredi, Catella, Giuseppe Marinoni (ex presidente della commissione Paesaggio), Alessandro Scandurra, Federico Pella. Le accuse sono pesanti: corruzione, false dichiarazioni, induzione indebita. Ma in controluce emerge anche altro: legami opachi, denaro contante occultato, fondi da società offshore e, nel caso di Bezziccheri,........
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