La riunione di redazione del Messaggero Veneto con i lettori: le notizie escono in mezzo alla gente
Un caffè al volo, la copia del giorno del Messaggero Veneto in mano e la curiosità di scoprire subito cosa ci sarà in quella di domani. La sala dell’Università delle LiberEtà di via Napoli, a Udine, ha l’odore buono della carta e del confronto: in prima fila c’è chi prende appunti a penna, qualcuno alza lo sguardo dal tablet.
È il giusto incipit per una mattinata in cui il giornale “esce” dalla redazione e si fa vedere mentre lavora.
A fare gli onori di casa è la presidente Pina Raso: emozionata, richiama l’unicità del quotidiano per la città e la necessità del filtro professionale dei giornalisti nell’era dei social media, presenti qui per una riunione di redazione speciale.
Il vicedirettore del Gruppo Nem con delega al Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini, inquadra subito la tappa fuori dalle mura di viale Palmanova: la testata da due anni è in una nuova società editrice, con una regia centrale a Padova e una filiera di sei testate che ogni mattina si confrontano per condividere temi trasversali.
L’evento è anche occasione per ricordare i due anniversari del 2026, i 50 anni dal terremoto e gli 80 del giornale, e per ribadire una linea: carta che “regge”, digitale in crescita, social ed eventi come nuove forme di relazione con........





















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