Dazi, Enrico Carraro: «Compromesso accettabile, ora più certezze per chi investe»
«Onestamente, poteva andare peggio. Siamo di fronte a un accordo che definirei accettabile. Non lo volevamo, ma vista la piega che stavano prendendo le cose, è un compromesso».
È l’analisi pragmatica di Enrico Carraro, presidente dell’omonimo gruppo con sede a Campodarsego e uno stabilimento a Maniago in Friuli Venezia Giulia, per il quale è importante che sia finita questa fase di incertezza perché, dice, «gli imprenditori possono adattarsi a tutto, ma non all’imprevedibilità».
Il 15% di dazi però resta e per alcuni settori strategici può essere un problema.
«Sì, ed è una soglia che pesa, soprattutto se la sommiamo alla svalutazione che ha già colpito l’euro rispetto al dollaro, che incide per un ulteriore 10%. Alcuni comparti, come le macchine utensili, la robotica e una parte dell’automotive - ambiti nei quali l’Italia è forte - continueranno a subire forti pressioni».
Cosa pensa della strategia negoziale del presidente Trump?
«È stato abile. Probabilmente il 15% era il suo obiettivo sin........
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