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La passione degli italiani per le corna (degli altri)

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L’Italia è una Repubblica, ma anche una monarchia, fondata sulle corna, Articolo Zero della costituzione universale di un popolo per il quale il tradimento è assurto a gloria nazionale. Fatto o letto. Mai subito, sennò son guai. Lo dimostra l’attenzione ossessiva a triangoli e coppie scoppiate sui giornali o in TV, a tradimenti svelati in diretta grazie a una Kiss Cam impertinente o a programmi, campioni d’ascolti, come Temptation Island dove la tentazione è proprio la voglia di assaggiare quella mela che cresce in un altro giardino. Resistere dal morderla o fottersene e divorarla a favore di telecamera è il gioco del format.
Ma come e, soprattutto, dove nasce il simbolo delle corna come spregevole gesto di sottocultura? Per farlo bisogna scomodare la mitologia, Minosse e il Minotauro. Siamo a Creta.

Pasifae è la moglie di Minosse. Sono la regina e il re dell’isola. Lei lo tradisce con nientepopodimeno che un toro. Nasce il Minotauro, un bambino con le corna che ad ogni pubblica apparizione ricorda al popolo il tradimento della regina al re. Da qui il tipico gesto con la mano biforcuta. Dall’antichità in poi ogni epoca è stata accompagnata da imprese di amanti più o meno famosi, fino ad arrivare ai giorni nostri. È un punto in comune che unisce l’alto e il basso della società e ha sdoganato il tradimento come una delle massime forme democratiche al mondo. Ma è il racconto ad essere cambiato, seguendo l’evolversi dei costumi, delle mode e delle leggi. Se nella società di inizio ’900........

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