La Lega a Pontida tra Miglio e Vannacci
L’estate sta finendo. Quando i Righeira cantavano questa hit balneare, la Lega Lombarda viveva ancora i suoi albori. Umberto Bossi, già Senatur in quanto eletto a Palazzo Madama, aveva scoperto che la politica gli era più congeniale della medicina (alla sua prima moglie aveva fatto credere di essere laureato e usciva con la valigetta per recarsi in ospedale) e cominciava una stagione che, come quella delle vacanze, è ormai arrivata al termine. Era il tempo della questione settentrionale, del federalismo, della secessione, della devolution, del Carroccio “sindacato del Nord”, di “Roma ladrona”.
La Pontida di ieri ha chiuso il cerchio sulla Lega spostata all’estrema destra da Salvini: un partito ultrasovranista, monopolizzato dal generale Roberto Vannacci e ispirato al ricordo e alla lezione del militante maga ammazzato Charlie Kirk.
Roberto Castelli, ex ministro bossiano e anima del “Partito Popolare del Nord”, nato in antitesi alla nuova Lega salviniana per riportare al centro del dibattito politico gli interessi del Settentrione, ha detto........
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