La libertà di scrivere che piace sempre meno
Nella classifica della libertà di informazione nel mondo, l’Italia è al 49° posto, scesa di tre posizioni rispetto al 2024, la più bassa per gli Stati dell’Europa occidentale. Nel nostro Paese questa libertà fondamentale «continua a essere minacciata dalle organizzazioni mafiose, in particolare nel Sud del Paese, nonché da diversi piccoli gruppi estremisti violenti», denuncia «Reporter senza frontiere», che ogni anno redige la graduatoria. Al risultato non edificante concorre anche l’alto numero di querele temerarie contro cronisti intentate soprattutto da politici e l’essere l’unico Stato democratico che prevede la carcerazione per il reato di diffamazione grave.
A conferma dei pericoli che possono correre i giornalisti italiani, venerdì scorso un attacco grave: l’ordigno esploso a Pomezia davanti alla casa del conduttore di «Report» Sigfrido Ranucci, al quale è stata rafforzata la scorta. La trasmissione della Rai da 30 anni è autrice di inchieste su temi scottanti, incassando plausi ma anche minacce.
Sono una trentina i cronisti del nostro Paese protetti dalle forze dell’ordine e 250........





















Toi Staff
Gideon Levy
Tarik Cyril Amar
Sabine Sterk
Stefano Lusa
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Ellen Ginsberg Simon
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Mark Travers Ph.d