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Matri mia, le donne legate alla terra. Anche la vallante di Comacchio nel progetto

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14.09.2025

ferrara

cronaca

Comacchio“Matri mia” è un’espressione siciliana che letteralmente significa “madre mia”. Normalmente viene usata per esprimere meraviglia, stupore o sorpresa, simile all’italiano “mamma mia”. Nel progetto fotografico di Gloria Cavasino e Serena Groppelli vuole evocare le donne e la terra, i due elementi al centro della loro narrazione per immagini, che le ha portate anche nel Delta ferrarese.
Il progetto
«Il nostro – dicono le autrici – è un racconto fotografico dedicato alle donne che amano la terra. È la voce delle donne che la abitano, la ascoltano, la portano dentro come un figlio: una preghiera pagana fatta di gesti quotidiani, cura, silenzio. La terra non è solo geografia. È madre, corpo, respiro. È una memoria che si fa gesto, profumo, stagione. Le donne raccontate in questo viaggio non hanno bisogno di imporsi per scoprirsi forti o profonde, ma ognuna di loro è un simbolo: sono custodi, guerriere, nutrici. “Matri mia” è un esperimento: un viaggio dentro un femminile che sa resistere, creare, restare, c’è una rivoluzione che non ha bisogno di rumore. Basta ascoltare il suono della terra che respira sotto i piedi».
«Con questo progetto........

© La Nuova Ferrara