Il Patriarca Moraglia ricorda Papa Francesco: «La sua eredità è lo sguardo verso i fragili»
Due foto di Papa Francesco e del Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, sono appese proprio all’ingresso della Sala Tintoretto, nel palazzo Patriarcale di San Marco. Risalgono al primo incontro tra i due, uno scambio di doni e saluti a piazza San Pietro a Roma, nei mesi immediatamente successivi all’incarico affidato dai cardinali in conclave a Jorge Bergoglio nel 2013.
È qui, all’interno della prestigiosa sala, che appena un anno fa il Patriarca di Venezia e i rappresentanti della curia veneziana, ufficializzavano la prima visita a Venezia di Papa Francesco. Ed è qui che ieri il Patriarca Moraglia, appena due ore dopo la notizia della morte del pontefice, incontra la stampa per testimoniare il lascito del papa argentino, per raccontare l’uomo Bergoglio dietro l’abito talare e per ripercorrere quella giornata del 28 aprile del 2024 destinata a restare incisa nella storia di Venezia e del Veneto.
Patriarca Moraglia, quali sono state le sue sensazioni alla notizia della morte del Papa?
«Ho appreso la notizia in parte come una grande sorpresa proprio perché l’avevamo visto tornare a una certa ordinarietà, anche se era molto sofferente. Al tempo stesso purtroppo si è verificato quello che temevamo, perché da mesi veramente le sofferenze del papa erano visibili nel suo modo di parlare, nel suo modo di faticare anche nel dare il gesto della benedizione. La notizia della morte è stata davvero una sorpresa perché pensavamo che la sua salute stesse costantemente migliorando».
Ci........© La Nuova di Venezia
