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Morte di Giancarlo Gentilini, l’ultima intervista dello sceriffo: «Trump deve ringraziare me»

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Giancarlo Gentilini è morto il 24 aprile 2025 all’età di 95 anni. Era nato il 3 agosto 1929 a Vittorio Veneto, Treviso. Quella che segue è l’ultima intervista concessa alla tribuna di Treviso e pubblicata il 10 dicembre 2024.

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«Ho piacere che abbiate ricordato questo anniversario, altrimenti come si dice a Vittorio Veneto, vince “el mal del desmentegon”... io me lo ricordo come fosse ieri».

Giancarlo Gentilini, a dispetto delle sue 95 primavere abbondanti, riguarda il trentennio di comando della Lega a Treviso (con un break di 5 anni, citofonare Manildo e centrosinistra) che ha aperto, a dicembre 1994. E ha ancora tutta l’energia per rivendicare i suoi meriti.

Gentilini, rimpianti?

«Pochi giorni fa, ad una festa, la gente mi chiedeva perché ho mollato. La verità è che quella volta (nel 2013, fu sconfitto da Manildo ndr) in troppi sono andati al mare, e forse, aggiungo io, c’è stata pure qualche pastetta politica. Peccato, avrei potuto fare perfettamente altri due mandati. La riprova? Dicono che l’anzianità non faccia grado ma aceto. Non nel mio caso, fa solo rimpianto, quando mi dicono “Con lei la città ha vissuto gli anni più belli” penso davvero di aver lasciato un’ orma, il segno. “Sol chi non lascia eredità di affetti poca gioia ha dell’urna”, diceva Foscolo. Giusto, io mi sto preparando al grande viaggio, ma consapevole di aver dato, all’Italia e al mondo. Chiedete agli emigranti della Trevisani nel Mondo, che volevano conoscere il “fenomeno Gentilini”... ah ah........

© La Nuova di Venezia