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«Gentilini lontano dal potere e vicino alla sua gente»: tutte le reazioni alla morte dell’ex sindaco

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Vasto cordoglio per la morte di Giancarlo Gentilini, avvenuta il 24 aprile 2025 all’età di 95 anni. Ecco alcune tra le reazioni più significative.

«È passato alla storia con il soprannome di ‘sceriffo’ ma, nel suo caso, il termine era molto riduttivo. È stato un uomo delle istituzioni prima ancora che un politico, un grande amministratore pubblico che negli anni della fine della prima repubblica ha saputo cogliere e intercettare i sentimenti della gente, di quello che chiamava “il mio popolo”, e grazie a questa dote come pochi altri ha saputo dare una risposta di buon governo a una città e diventare un modello per generazioni di sindaci in tante parti d’Italia. 

«Tra i primi sindaci eletti direttamente, ha dato un’interpretazione di questo ruolo il più possibile vicino ai cittadini. Ha fatto la storia di Treviso e il Veneto ha avuto in lui una bandiera. Uomo di carattere, ha cambiato il corso della storia, non solo perché ha dimostrato che la Lega era un partito che poteva amministrare e farlo bene ma anche perché ha mutato l’approccio della pubblica amministrazione»: così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, nel ricordo di Giancarlo Gentilini, storico primo cittadino di Treviso.

E ancora: «Gentilini ha sdoganato l’immagine della Lega nella pubblica amministrazione in anni in cui era tutt’altro che facile; da quando con la sua candidatura è stato espugnato il comune di Treviso è stato l’inizio di una galoppata – aggiunge Zaia -. Lo ho conosciuto proprio in quei giorni, nel 1993, ed è nata un’esperienza comune. Negli anni che hanno visto lui primo cittadino di Treviso e me al vertice della provincia fino al 2005, si è cementata una fortissima intesa. Abbiamo condiviso una grande passione civile, l’impegno e l’ansia del cambiamento, la visione di un Veneto portato fuori........

© La Nuova di Venezia