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La guerra “tiepida”: gli attrezzi di Trump

10 13
tuesday

Riepilogo: il Donald Trump transazionale è l’esatto opposto del Joe Biden transnazionale della fine del secolo americano. Una “n” di meno che cambia tutto nella geopolitica attuale! Eppure, sono sempre in molti, anche troppi, coloro che temono un futuro autocratico per l’America. Alla prova dei fatti, Trump non è portatore di nessuno spirito totalitario, essendo solo dotato della grande furbizia di chi sa trattare anche con il diavolo e, in qualche caso, metterlo nel sacco. Semmai, dobbiamo fare molta attenzione al mercante che è in lui, e non al plutocrate che fa solo comodo all’arida strategia dellanti-qualcosa della sinistra italiana e del wokism democrat. Sono costoro i veri perdenti nella scommessa planetaria per una pace senza costi, né sacrifici, convinti che i ceppi del politically correct sarebbero stati sufficienti a tenere a bada gli animal istinct delle guerre commerciali e del neoimperialismo di America, Russia e Cina.

Cosicché, oggi, l’Europa ultra-woke di Bruxelles si trova a giocare lo scomodo ruolo del Re nudo, privo della forza e della coesione necessaria per sedersi da pari a pari al tavolo delle grandi potenze. Il problema dei pacifisti senza se e senza ma, che rifiutano il concetto stesso di forza, è di essersi illusi e aver illuso i loro seguaci che fosse finito il tempo delle armi, per cui contavano solo i discorsi da anime belle su dirittismo, multiculturalismo, multilateralismo (ovvero, il condominio mondiale Onu per prendere le grandi decisioni), frontiere aperte e........

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