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Immemorandum: Il diavolo nei dettagli

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tuesday

Chi gioca con la storia del Memorandum sui possibili, futuri accordi di pace russo-ucraini, in cui dovrebbero essere individuati i principi da soddisfare per un possibile cessate il fuoco temporaneo? Ovviamente, chi l’ha proposto (Vladimir Putin) al presidente Donald Trump e, per tramite suo, a Volodymyr Zelensky. Un vero e proprio espediente cervellotico e perditempo, questo del fantomatico Memorandum, dato che nessuno sa bene di che cosa si tratti, né quali siano le ragioni che lo spirano e perché sia così importante! Quindi, per tirarla alle lunghe, arte di cui sono esperti e maestri i diplomatici ex-sovietici quando non intendono concludere i colloqui con un vero accordo, i russi manterranno i tavoli delle rappresentanze di terz’ordine (in cui nessuno ha un mandato vero per sottoscrivere accordi), con scambio copioso di documentazione inconcludente e fumistica, in modo da non far mai cessare i combattimenti. Perché, poi, Putin è convinto che chi la dura la vince e i primi a stancarsi dell’Ucraina saranno, in ordine di tempo, gli americani e poi gli europei. Del resto, dalla guerra dei 20 anni con la Svezia (1700-1721), passando per Napoleone e Adolf Hitler, le cose sono sempre andate nel verso giusto per i russi, che hanno tempo a disposizione (fino a che l’autocrazia putiniana starà in piedi) e immense risorse da investire in un’economia di guerra.

E ha ragione da vendere, Vladimir Putin, nel deludere le aspettative di Donald Trump, tenendolo però stretto a sé con la promessa di grandi affari e di spartirsi il mondo a tre. Così, il presidente Usa, anziché inasprire le sanzioni americane contro la Russia sui trasporti-ombra di petrolio siberiano di........

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