Facebook sì, ma con moderazione
Sassolini di Lehner
Apprezzo Giorgia Meloni, non soltanto carismatica leader di partito, ma vera statista, capace di coniugare idealità, realpolitik, pragmatismo, astuzia e senso di responsabilità. Eppure, Giorgia dovrebbe guardarsi da certi suoi maldestri sottosegretari, i quali si cimentano anima e corpo in azioni e comunicazioni sballate, arrecando inconsapevolmente, ma tenacemente, figuracce barbine all’Esecutivo, di cui, purtroppo, fanno, talora goffamente, parte. Lo sciagurato caso del malaccorto sottosegretario Andrea Delmastro è paradigmatico. No, non mi riferisco alla sparatoria di Capodanno, di cui non credo abbia colpa alcuna, nemmeno alla condanna per guida in stato di ebbrezza, essendo io stesso fautore del Nunc bibendum, di rado al volante, ancor meglio in poltrona.
Penso ad altre insane sparate, tipo aprire bocca e dare fiato alle trombe, o peggio, alle trombonate. Nell’aprile scorso, infatti, sparò una cavolata sesquipedale, postando con orgoglio da pavone su Facebook la seguente corbelleria: “Promessa mantenuta: abbiamo reso giustizia ai........
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