Massoneria-teocrazia: la mutazione
La massoneria può essere una teocrazia o può mutarsi in essa? I testi che trattano di massoneria, scritti da umani non “ispirati” da entità sovrannaturali, rappresentano la massoneria come, teoricamente, lo spazio dove le terne – forza, saggezza, bellezza, ma anche fratellanza, libertà e armonia – si dovrebbero congiungere per generare ed “esportare”, lo spirito, soprattutto filantropico, ai livelli più alti che il consorzio umano possa esprimere. Sappiamo che la Bibbia, una delle tre grandi luci (artificiali?), ha nella massoneria un triplice ruolo: è fonte di una simbologia dove la filosofia massonica attinge nei suoi più intimi aspetti; “orientatore” dell’ordine; è sulla Bibbia (Vangelo di San Giovanni), che gli aspiranti massoni di fede cristiana prestano giuramento (sul Corano i massoni musulmani). Ma delle varie “terne” di cui si nutre la Massoneria, una rappresenta anche livelli teocratici: sacerdotale, reale e profetico.
Quindi, la massoneria, che basa i suoi principi sull’ideologia illuminista, ha la missione di promuovere l’autonomia dell’individuo. Che dovrebbe essere colui che ordina la materia sulle regole dello spirito, e che dopo un confronto con tutte le espressioni di volontà, determina principi sociali, strutturando “norme” che amalgamano........
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