Meloni venda la Rai
La recente polemica sulla presenza/assenza dello scrittore Antonio Scurati, che su Rai 3 avrebbe dovuto leggere un monologo sul 25 aprile che poi è stato annullato per diverse ragioni, sembra anche di natura economica riferita al suo compenso, ha scatenato l’ennesima protesta della sinistra sull’occupazione del servizio pubblico e sulla presunta censura. Premettendo che in tanti hanno letto in diretta, pubblicato sui social (Giorgia Meloni compresa) e osannato a reti unificate il testo del monologo, peraltro anche sugli altri canali Rai, e lo spazio che i “giornaloni” gli hanno riservato, Antonio Scurati dovrebbe essere contento della vicenda e del risalto mediatico che è stato dato al suo elaborato testuale.
C’è stata una sollevazione generale a sinistra contro una presunta “censura di Stato” operata dal Governo Meloni, che fa il paio, dicono i soloni della socialdemocrazia nostrana, con il fatto che sono stati accompagnati alla porta diversi esponenti dell’azienda di viale Mazzini non omologati al nuovo verbo meloniano, senza riguardo per la professionalità che li ha sempre contraddistinti negli anni del centrosinistra al potere. Si fa finta, però, di non vedere che di contro hanno ricevuto offerte economicamente molto vantaggiose dalla concorrenza e hanno liberamente scelto di offrire la propria esperienza ad altri soggetti in cambio di........
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