L’attrazione fatale per il fascismo è un vizio antico. Si guarisce studiando
"Simulacri e simulazione” è il titolo di un libro di Jean Baudrillard sui simboli e sui segni che Neo, nelle prime scene del primo “Matrix”, apre per estrarne un dischetto. Nel film, l’allusione è all’inganno di quella che crediamo realtà. Ai giorni nostri, Neo dovrebbe tirarci dietro tutto il libro imprecando e invitandoci a studiare.
Non si è ancora spenta l’indignazione su Gioventù nazionale e sulla propensione di alcuni suoi membri a inneggiare alle svastiche, ai nazisti e al principe Vlad: eppure, da qualche decennio, siamo pieni di simulacri che testimoniano esattamente la stessa propensione. Per esempio, abbiamo addirittura un mausoleo eretto ad Affile per celebrare un criminale di guerra, Rodolfo Graziani, il massacratore di Debra Libanòs, soprannominato «macellaio del Fezzan» e firmatario del “Manifesto della razza”.........
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