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«Non siamo più capaci di inventare il futuro. E nemmeno di desiderarlo»

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13.12.2023

Nel 1935 Archibald Cronin pubblica il romanzo E le stelle stanno a guardare, ambientato in un’immaginaria cittadina di minatori. Nella storia ci sono i doverosi sognatori, che saranno sconfitti, un cattivo, Richard Barras, proprietario della miniera, e un supercattivo, il giovane Joe Gowlan, che è destinato a vincere tutto in quanto “nuovo che avanza”, ed è peggio del vecchio. Non molto tempo fa la questione del nuovo che avanza e del rinnovamento generazionale era un progetto politico di, diciamo così, sinistra. Già allora, però, leggendo di coloro che licenziavano i cinquantenni per assumere ventenni, veniva in mente Joe Gowlan e la vera natura del discorso sul nuovo: ovvero, «servono schiavi da sottopagare, con minori tutele e magari minori esigenze». Comunque è andata peggio di quel che pensassimo, come ci ha........

© L'Espresso


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