«In Italia l'educazione sessuale a scuola è impossibile. E così cresciamo individui fragili e oppressi»
Sabato scorso, mentre si affollavano le piazze del 25 novembre, Pro Vita&Famiglia attaccava manifesti per le vie di Roma: vi si vede un bambino senza testa, con grembiulino arcobaleno, piede destro in un anfibio, piede sinistro in una scarpa (rossa) con tacco a spillo. Testo: «Basta confondere l’identità sessuale dei bambini nelle scuole». Bisogna riconoscere a Pro Vita l’efficienza, perché il bambino con scarpe “gender” arriva a poche ore dalla richiesta comune di introdurre educazione sentimentale, affettiva, sessuale nelle scuole: ma la reazione degli oltranzisti non sorprende affatto.
Semmai, fa tornare in mente Russell Banks, che nel 1991 scrisse Il dolce domani (ne venne tratto un film da Atom Egoyan nel 1997 e nel 2020 i fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo ritorneranno sugli stessi passi con........
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