Scompenso cardiaco, parte la prevenzione: in Bergamasca mille pazienti
IL PROGETTO. Al via uno studio epidemiologico unico in Italia. Sarà condotto al «Papa Giovanni» col sostegno di Anthem e il supporto dei medici di base. Aperto a residenti in città, Val Brembana e Val Imagna.
«Contro l’insufficienza cardiaca ci si è sempre mossi nell’ambito della terapia. Ora, per la prima volta a livello mondiale, si farà prevenzione. È il coronamento di tanti anni di ricerca del nostro dipartimento». Nelle parole di Michele Senni, capo del dipartimento cardiovascolare dell’Asst Papa Giovanni XXIII e docente alla Bicocca, c’è tutta l’eccezionalità di un progetto appena entrato nella fase operativa. Illustrato venerdì 13 giugno all’ospedale, si chiama «Brimberg», acronimo di Val Brembana, Valle Imagna e Bergamo, ed è uno studio epidemiologico senza precedenti. O, meglio, con un solo precedente simile, entrato nei libri di storia della cardiologia moderna: quello svolto dalle autorità sanitarie statunitensi, a partire dal 1947-48, sulla popolazione della città di Framingham, Massachusetts.
«Brimberg» è più ristretto rispetto all’esempio americano, si occuperà «solo» dell’insufficienza cardiaca dovuta alla disfunzione ventricolare sinistra, quella che impedisce il corretto pompaggio del sangue. Ma è stato comunque presentato come uno studio non meno innovativo: coinvolgerà mille pazienti tra i 50 e gli 80 anni, che siano residenti in uno dei 66 Comuni dei tre territori bergamaschi, che presentino, in base alla fascia d’età, uno o più fattori di rischio cardiovascolare (ipertensione........
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