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Viale Papa Giovanni XXIII a Bergamo, il tratto dimenticato. E i negozi chiudono - Foto

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16.07.2025

IL FENOMENO. Il lato destro della strada verso il centro perde attività e crescono gli episodi di degrado. I commercianti: «Situazione sempre più drammatica».

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Oltre le vetrine, locali spogli e intonaci scrostati. Una dopo l’altra tutte (o quasi) le storiche insegne del viale si sono spente. Dove va bene ci sono i lavori in corso, grandi pubblicità che annunciano l’apertura di un centro acustico e un altro di medicina estetica. Altrove resistono i cartelli di vendesi o di affittasi, spazi commerciali che cercano una nuova vita, dopo che quella precedente si è chiusa mesi, se non addirittura anni fa.

In attesa di conoscere quale sarà il futuro di viale Papa Giovanni XXIII, la strada principale che dalla stazione punta dritto verso Città Alta sembra correre a diverse velocità. Così diverse che tra le vie Angelo Mai e San Francesco d’Assisi, sul lato destro verso Porta Nuova, sembra di trovarsi da un’altra parte. A resistere sono le insegne della storica cartoleria Ubiali e quella del Gran Bar, mentre le altre sono cambiate più volte negli ultimi dieci anni. Con la chiusura, nella primavera del 2022, anche degli uffici dell’Inps (che sono stati accorpati nella sede ristrutturata di viale Vittorio Emanuele), quelle saracinesche vuote sotto una targa sulla quale non si riesce più a leggere........

© L'Eco di Bergamo