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Non c’è il prezzo al chilo, negozi multati in Città Alta

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22.08.2025

I CONTROLLI. Raffica di controlli sulla Corsarola, sei attività fuori norma. Scattate contravvenzioni da mille euro. Il Comune di Bergamo: «Sono regole a tutela del consumatore che vanno rispettate». I commercianti: «Soltanto vessazioni».

Una confezione da 250 grammi di caramelle a 4 euro, una bottiglietta d’acqua da mezzo litro a un euro e mezzo, una liquirizia (la famosa «Goleador», o il «Liquirone») a 20 centesimi. E l’elenco potrebbe continuare con le scatole di biscotti, le bottiglie di vino e le confezioni di cibo e di specialità artigianali che riempiono gli scaffali di tanti negozi al dettaglio. Tutti prodotti che qualche giorno fa sono finiti nel mirino di un controllo della polizia annonaria in Città Alta. Nessuna contestazione rispetto ai prezzi applicati: a far scattare le multe – sei contravvenzioni in una sola giornata, da mille euro l’una – è stato il fatto che, accanto al prezzo di vendita, i commercianti si erano «dimenticati» di esporre anche il costo al chilo (o al litro) dei singoli prodotti.

La normativa europea impone l’obbligo di indicare accanto al prezzo di vendita anche il costo per unità di misura - come il prezzo al chilo o al litro - per garantire trasparenza e permettere ai consumatori di confrontare i prodotti.

Una negligenza che si è però........

© L'Eco di Bergamo