Maturità al via per 9.056 giovani bergamaschi. Si inizia mercoledì con italiano
SCUOLA. Gli studenti, classe 2006, cinque anni fa avevano concluso la terza media in Dad. «Siamo la generazione Covid al primo esame dal vivo». Si inizia mercoledì 18 giugno con lo scritto di italiano.
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Avevano 13 anni e il mondo era chiuso. Non per scelta, ma per necessità. Niente gite scolastiche, niente ultimi giorni di scuola, niente foto di fine anno con i professori. Solo uno schermo acceso, il microfono che gracchiava e il silenzio sospeso di una casa trasformata in classe. Erano i ragazzi della terza media nel 2020, ai tempi del Covid, quelli che hanno sostenuto il loro primo esame da soli, davanti a una webcam, senza compagni, senza aule, senza abbracci, in pigiama o con una camicia buttata sopra la tuta. Un click per entrare, uno per uscire e l’esame era concluso.
Oggi, cinque anni dopo, sono tornati. Stavolta in presenza. Sono i 9.056 studenti bergamaschi (tra interni ed esterni), la generazione Covid, nati nel 2006, che domani affronteranno la prima prova dalla Maturità anno 2025, il primo vero esame dal vivo della loro vita. Il primo banco condiviso, il primo tema scritto insieme ad altri, nella stessa stanza. E non è solo un esame: è un rito di passaggio finalmente restituito per un’adolescenza sospesa, tra lockdown, mascherine, distanze. «Questo è il primo esame in presenza, anzi, quello di terza media non lo considererei nemmeno un esame. Sembrava........
© L'Eco di Bergamo
