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Comunità terapeutiche, mancano posti. Solo a Bergamo 500 persone molto fragili

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26.09.2025

VULNERABILI. La stima è del Comune. L’assessore Messina: «Urge ripensare il modello di intervento. Spesso l’ingresso in struttura è rifiutato: servono approcci più flessibili. E le risorse non bastano».

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Ogni prospettiva restituisce una situazione delicata e complessa. C’è chi «abita» la strada e sceglie di non farsi aiutare, e c’è chi invece in una comunità – per le dipendenze o per la salute mentale – vorrebbe entrarci, così da iniziare un percorso di «ripartenza», ma non trova accoglienza. «Il crescente bisogno di posti nelle comunità terapeutiche in Lombardia, unito ai cambiamenti nel profilo delle persone che vi fanno riferimento, richiede un urgente ripensamento del modello di intervento», sintetizza Marcella Messina, assessore alle Politiche sociali del Comune di Bergamo.

«Questo fenomeno segnala che le modalità tradizionali di cura non riescono più a rispondere efficacemente a un target complesso e diversificato». Come fare, quindi?»

In città, secondo le stime di Palazzo Frizzoni, sono circa 500 le persone ritenute «molto vulnerabili», e cioè con un presente o........

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