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«Sopravvissuti alle bombe in Libano, ora siamo senza casa per l’esplosione a Bagnatica»

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01.06.2025

BAGNATICA. Hamed Hamade con la moglie e la figlia di 20 mesi abitavano da quattro mesi nella palazzina esplosa. «Scappati a settembre da Beirut dove le bombe ci hanno distrutto la casa, è stato come rivivere quei momenti».

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Bagnatica

«Guarda, il destino...». Madre Chiara, superiora generale della Congregazione Sacra Famiglia di Comonte, resta a bocca aperta nel riascoltare il racconto di Hamed Hamade e della sua famiglia. Lui, la moglie Marleine e la figlia Julya di 20 mesi sono scappati da Beirut nel settembre scorso, la loro casa è stata distrutta dalle bombe. Sono venuti in Italia dove hanno dei parenti, da quattro mesi abitavano nel complesso «Isolabella» di Bagnatica. Martedì alle 6.30 si sono ritrovati di nuovo tra le macerie. Salvi, ancora una volta.

«Sembrava di essere tornati in Libano – racconta Hamed tenendo in braccio la piccola Julya che si dimena – noi abitiamo al piano di sopra e a destra rispetto alla casa da dove è partita l’esplosione. Stavamo dormendo, noi tre in camera da letto e mia zia Massarra sul divano in soggiorno. All’improvviso abbiamo sentito un’esplosione........

© L'Eco di Bergamo