Villa d’Almè, fiori e preghiere per Pamela Genini. La maestra: «Una sua foto in dono alla mamma»
IL DOLORE. Amici, conoscenti, ma anche gente comune alla camera ardente della 29enne di Strozza uccisa a Milano. Il ricordo della sua maestra di Brembilla: «Una bambina educata e riservata». Una docente: «Siamo tutti coinvolti».
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«Pamela era una bambina educata, che rispettava le regole, alzava la mano, partecipava alle attività della classe. Ma, al contempo era anche molto riservata». Rosaria Mirante varca con un groppo alla gola l’uscita della casa del commiato «Dadda Boffelli» di Villa d’Almè. È stata tra le prime persone che nel pomeriggio di martedì 21 ottobre hanno voluto far visita alla camera ardente di Pamela Genini, la ragazza di Strozza uccisa a Milano, a soli 29 anni, dal fidanzato cinquantaduenne Gianluca Soncin, ora in carcere per omicidio volontario.
Rosaria aveva conosciuto Pamela da bambina, quando frequentava le scuole elementari a Brembilla, vent’anni fa: «Sono stata la loro maestra in terza,........





















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