Piazza Garibaldi, l’ira del sindaco di Livorno: «Il prefetto non ci detti le regole»
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cronaca
LIVORNO. «Sono sorpreso dal tono e in parte dal contenuto delle dichiarazioni del prefetto Giancarlo Dionisi. Il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica si era svolto in un clima di condivisione degli obiettivi e di sereno confronto sui metodi per raggiungere quegli stessi obiettivi, anche con la mia soddisfazione per i risultati che mi venivano comunicati. Poi leggo Il Tirreno e trovo dei virgolettati con un prefetto che assume atteggiamenti impositivi, che appaiono funzionali a mostrarsi nei confronti delle altre istituzioni e del sindaco in primis come quello che detta tempi e regole».
Non uno scontro, ma un «dialogo franco» quello fra il primo cittadino Luca Salvetti e il numero uno del Palazzo del Governo. Una forte presa di posizione, quella del sindaco, dopo il resoconto stilato dal prefetto a poche ore dal termine del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha confermato la “zona rossa” per piazza Garibaldi, estendendola alle aree limitrofe come piazza della Repubblica, via Terrazzini, via della Pina d’Oro, via del Pettine e piazza dei Mille. Nella nota pubblicata il 5 dicembre dal nostro giornale Dionisi ha chiesto al Comune di rimuovere immediatamente le baracchine che restano in piazza Garibaldi e di limitare l’apertura dei minimarket, predisponendone la chiusura........





















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