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Francesca Pachetti, la Raccontadina: quando la voce della terra diventa racconto

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15.09.2025

Nel coltivare s’ispira alla permacultura, che pensa persone e piante convivere collaborando lo stesso pianeta. Abita a Montignoso, in provincia di Massa, dividendosi fra appezzamenti di neppure due ettari che si spingono fino a Sarzana. Il suo è un mestiere scelto di cuore diciassette anni fa, per restare vicina al figlio che sarebbe nato di lì a poco. Sarà per questo che nel suo campo non mancano mai patate, melanzane, pomodori a forma del muscolo che ci tiene in vita. Prima di allora educava i bambini degli altri e portava sollievo nei centri di disabilità psichiatrica. Sarà per questo che non ha mai rinunciato a diffondere buone pratiche: attraverso i corsi di avvicinamento alla terra per chi vuole farsi contadino, vendendo in campo aperto le cassette di ortaggi misti, scrivendo libri che ha pubblicato con Anima Mundi e Tempo Sospeso, intrattenendosi sui social con chi ha piacere di dialogare con lei. Francesca Pachetti, quarantaquattro anni, usa indistintamente la zappa e la penna, ecco perché i più la conoscono come la Raccontadina.

Cosa le ha dato la terra e cosa le ha tolto?

«La terra mi ha dato delle radici per nutrirmi, allungarmi e svilupparmi seguendo i tempi della natura, fatta di cicli perenni, cieli buoni e........

© Il Tirreno