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Magie isolane, il Giglio è sempre più terra da vite: crescono etichette e produttori

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09.06.2025

È più che vero: un apripista, una lampada che illumini l’insegna specie in luoghi meno attesi, fa sempre comodo e aiuta un bel po’. Ma se nessuno si muove poi nel cono di luce, rimane lui, l’anticipatore, coi suoi meriti indiscussi, e nulla più. Non è questo il caso, per fortuna di chi vi opera e di chi, a ragione, ne apprezza sempre più i risultati, dell’isola del Giglio, intesa non come splendida meta turistica (lì i fari servono giusto per l’approdo barche) ma come terra da vino. Il “suo” vino, la “sua” uva, l’Ansonica, che il “faro” Bibi Graetz, infanzia gigliese rivendicata, “savoir faire” assunti e rilanciati, ha tradotto in bianchi che, affiancati ai rossi sfornati nella casa madre fiesolana,........

© Il Tirreno