Gli Usa barattano vita e libertà con un chilo e mezzo di terre rare, l’Europa è nuda tra carnivori e mercenari in leasing
Non ne voglio fare una questione sentimentale e personale sull’America, dopo quel che è accaduto in questi giorni durante la visita del presidente Donald Trump e del suo vice JD Vance. Ma è anche una questione profondamente sentimentale che accomuna noi non americani che amiamo l’America come terra delle libertà e delle opportunità, oggi traumatizzati dalle parole, i toni e l’amaro retroterra venuti a galla in questi giorni della conferenza di Monaco e che ci hanno fatto sentire di colpo sbalorditi e soli, profondamente offesi.
Non abbiamo né tempo né voglia di piangerci addosso: saremo noi l’America di noi stessi e ancora meglio, saremo – se lo vogliamo – l’Europa. La guerra di aggressione russa in Europa e queste inaspettate sofferenze ci hanno fatto capire che l’ingiusto disprezzo è anche colpa nostra. Trump non ha tutti i torti, ma nessuna ragione. E dobbiamo essergli grati del fatto che lo spirito che si sta forgiando alla svelta e in modo drammatico in Europa è più vicino a quello che nella seconda metà degli anni Trenta portò alla formazione delle Brigate internazionali, quando i volontari di Giustizia e Libertà guidati da Carlo Rosselli annichilirono a Guadalajara i reparti fascisti mandati da........
© Il Riformista
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